martedì 27 settembre 2011

Separati ma uguali?

[1] http://agoralgbtq.blogspot.com/2011/09/il-governo-inglese-intende-introdurre.html

[2] http://www.wpri.com/dpp/news/local_news/providence/providence-aclu-report-civil-unions-fiasco-for-rhode-island

[3] http://en.wikipedia.org/wiki/Marriage_in_Israel

L'attuale dibattito in alcuni paesi del mondo sul matrimonio arcobaleno (o meglio, sull'eguaglianza del matrimonio) dà nuova luce all'annoso problema dei matrimoni civili in Israele.

In Israele non è possibile celebrare matrimoni civili [3] - chi vuole sposarsi senza il beneplacito di un'autorità religiosa (o non può contrarre matrimonio religioso) deve andare all'estero e chiedere la trascrizione del matrimonio al Ministero dell'Interno.

Si è spesso detto che il problema è minimo, in quanto le unioni di fatto in Israele hanno un riconoscimento giurisprudenziale che le rende simili ai matrimoni per diritti e doveri - e questo vale anche per le unioni arcobaleno.

Purtroppo, quest'argomento è sempre meno sostenibile: in Inghilterra [1] il governo si è reso conto che riservare le unioni civili alle persone LGBT ed i matrimoni agli etero significava ricadere nella forma di razzismo detta "separati ma uguali" (approvata dalla Corte Suprema USA in Plessy v. Ferguson nel 1896, e ripudiata dalla medesima Corte in Brown v. The Board of Education nel 1954), ed ha perciò deciso di passare entro il 2015 all'eguaglianza nel matrimonio - non si sa che fine faranno le unioni civili.

E nel Rhode Island [2] , in due anni si sono celebrate appena 14 unioni civili - uno dei motivi del fiasco è stato, secondo l'ACLU, proprio l'implicita discriminazione data dalla possibilità di accedere solo alle unioni civili e non al matrimonio.

Il problema in Israele è più evidente perché colpisce anche le coppie etero.

Raffaele Ladu


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